23 maggio 2014

Se pensi che l'Ayurveda non possa eserti utile...

Ecco almeno cinque modi in cui può aiutarti.

In molti paesi è ancora attiva e presente la medicina tradizionale, quella cinese, tibetana, la Scuola Medica Salernitana e in India la medicina Ayurvedica. Metodi antichissimi di migliaia di anni arrivati fino ad oggi, non senza problemi, adattamenti e modifiche ed utilizzati da centinai di medici e praticanti.
Oggi un buon praticante può individuare potenziali problematiche di salute prima rispetto all'uso degli strumenti allopatici e di conseguenza fare ciò che è necessario per prevenirle. Comè? Attraverso l'esame della pelle, degli occhi, della lingua e soprattutto del polso; tramite la conoscenza del vostro stile di vita, dell'alimentazione che seguite, dell'esercizio fisico che fate, di eventuali problemi personali (mentali ed emotivi). Tutto questo determina i vostri dosha e i loro squilibri.

I dosha come ormai saprete sono Vata, Pitta e kapha, ciascuno dei quali suddivisi in cinque subdosha. Ogni dosha contiene due dei cinque elementi che in Ayurveda sono: aria, fuoco, acqua, terra ed etere.
Ognuno di noi ha in se tutti e tre i dosha, uno o più sarà il predominante e determina la nostra natura costituzionale e metabolica.

In tutto questo, se uno o più dosha al nostro interno si trova in squilibrio allora l'Ayurveda potrà esserci utile, lavorando in linea con le leggi della natura mediante l'uso di erbe, un grande elenco di piante tipiche vengono ogni anno coltivate, raccolte, studiate e preparate dalle cliniche ayurvediche indiane e presenti in tutto il mondo. Prescritte dai medici e fornite ai propri pazienti. Oggi moltissime di queste piante sono largamente conosciute ed utilizzate anche nel nostro paese: la Triphala, Withania somnifera, Asparagus racemosus, etc.

Individuando la vostra costituzione l'Ayurveda prescrive per ciascun dosha un'alimentazione specifica, un lista completa di alimenti che include tutte le categorie della piramide alimentare, con indicazione della suddivisione dei pasti in base al ciclo solare o con ricette specifiche per i periodi di disintossicazione o recupero da una malattia, come l'uso kitchari.

Promuovendo un maggior consumo di zenzero, immancabile radice da usare per un tè, da aggiungere alle pietanze in cucina o nei centrifugati di frutta e verdura.

Sottolineando l'importanza dei trattamenti, da fare con personale specializzato o introducendo l'automassaggio mattutino nella vostra routine, con un buon olio ayurvedico.

Con semplici accorgimenti da adottare nella nostra vita quotidiana, come la buona abitudine di bere acqua calda o tiepida con limone appena svegli (ma dopo aver pulito la lingua con l'apposito nettalingua).

Questi non sono che cinque motivi per cui pensare di introdurre l'Ayurveda nella vostra vita, cinque quanti sono gli elementi che compongono la vita!

www.rigveda.it

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