Oggi vorrei parlarvi di un problema con cui convivo personalmente, il
mal di testa. Secondo l’OMS il mal di testa è fra i disturbi più
comuni, il 47% della popolazione adulta ha avuto almeno una volta un
attacco di mal di testa lo scorso anno, ma sono in pochi coloro che
ricevono un’adeguata diagnosi e/o cura, molti decidono spesso di ricorre agli antinfiammatori da banco.
Un mal di testa (o Shiro Shulhar) è una malattia complessa causata da
molti fattori. La testa è la sede del cervello, la porta delle
percezioni e delle facoltà mentali. La maggior parte degli Srotas, o
canali sottili del corpo, sono collegati alla testa. Quindi, anche se il
mal di testa può sembrare un dolore comune, in realtà può diventare
molto doloroso, essere accompagnato da sintomi diversi come nausea,
vomito, fotosensibilità e può nascondere problemi ben più seri o
allergie. Può dipendere da fattori esterni, come allergie o
intossicazioni, o interni come un’infiammazione alle gengive o ai denti,
oppure essere genetico.
Proviamo a seguire l’approccio ayurvedico al mal di testa ed a scoprire alcuni possibili rimedi per alleviare il dolore.
Come al solito, queste sono raccomandazioni generali, e le persone
con mal di testa cronico o grave dovrebbero consultare un medico o un
centro specializzato per un approccio più individualizzato e ricevere un
trattamento adeguato.
In Ayurveda, i mal di testa sono classificati in base al dosha (vata,
pitta e kapha), ai tessuti affetti (tessuti del midollo osseo, dei
nervi e delle ossa), ad eventuali disturbi delle vie sottili mentali ed
anche a seconda del coinvolgimento del tratto gastrointestinale e
respiratorio. Dunque sono molti i fattori coinvolti in un mal di testa e
conoscerli aiuta a capirne la causa e trovare lo strumento migliore
per trattare il disturbo prima di ricorrere agli antidolorifici per
sopprimere o mascherare i sintomi.
Diversi tipi di mal di testa
Il mal di testa di tipo Vata è palpitante, pulsante, il dolore è
localizzato nella parte posteriore della testa, può essere anche di tipo
muscolo tensivo nella zona tra collo e spalla, con rigidità della
schiena e segni di tossicità nel colon (come la stipsi), emozioni quali
paura irrisolta ed ansia possono contribuire a questo tipo di dolore.
Il mal di testa di tipo Pitta inizia nelle tempie e si diffonde fino
alla parte centrale della testa, è legato a squilibri dell’intestino
(come indigestione acido, iperacidità, o bruciore di stomaco), a colpi
di sole o ad emozioni tipiche di questo dosha (come rabbia, gelosia,
invidia, giudizio, stress, ecc), è caratterizzato anche da dolore
bruciante, penetrante e può essere associato a nausea e sensibilità alla
luce, al sole o alle alte temperature.
Il mal di testa Kapha si verifica per lo più in inverno o in
primavera, può essere accompagnato da colpi di tosse o congestione
nasale ed il dolore tende ad aumentare quando ci si piega verso il basso
solitamente il dolore inizia nella parte superiore frontale del cranio, si sposta verso la fronte, e può insinuarsi nei seni nasali. Sinusiti, raffreddori, influenze ed altre allergie ma anche stanchezza e spossatezza sono causa di mal di testa di tipo kapha cosi come le emozioni tipiche (avidità, possessività, depressione).
solitamente il dolore inizia nella parte superiore frontale del cranio, si sposta verso la fronte, e può insinuarsi nei seni nasali. Sinusiti, raffreddori, influenze ed altre allergie ma anche stanchezza e spossatezza sono causa di mal di testa di tipo kapha cosi come le emozioni tipiche (avidità, possessività, depressione).
L’emicrania è il risultato di uno squilibrio che coinvolge sia Vata
che Pitta (vasi sanguigni del cranio) e crea una infiammazione delle
arterie o una dilatazione della carotide. Generalmente parlando, il
dolore inizia al momento Pitta del giorno (10:00-02:00) e gradualmente
scompare nel pomeriggio.
Altre cause di cefalea
Problemi agli occhi come il glaucoma possono causare un mal di testa a
causa della maggiore pressione intraoculare. Le tossine nel fegato
possono disturbare Alochaka Pitta negli occhi, creando così foto
sensibilità, rossore e dolore oculare. Questo tipo di mal di testa
rientra nella categoria di Pitta.
Malattie metaboliche come la cattiva digestione, assorbimento,
assimilazione (carenza di vitamina B12, calcio, magnesio e zinco), ipo o
iperglicemia e obesità possono anche causare mal di testa. In questo
caso ogni disturbo metabolico è associato ad un dosha differente
conoscere il disturbo alla base del dolore permette di individuare il
dosha e conseguentemente il modo migliore per gestirlo.
Molti di noi ricorrono agli analgesici quando si verifica un mal di
testa, il loro effetto, dal punto di vista ayurvedico forse potrà
esserci utile:
L’aspirina è nota per aumentare Vata (causa di palpitazioni) e Pitta,
producendo mal di stomaco, bruciori ed altri disturbi gastrici. Anche
l’ibuprofene aumenta sia Vata che Pitta, (causa di disturbi al fegato o
tossicità renale).
Il paracetamolo, pur avendo meno effetti collaterali rispetto
all’aspirina, aumenta anch’esso Vata e, nel lungo periodo, aggrava
Pitta.
In sostanza, questi farmaci pacificano solo Kapha, e mentre possono
essere efficaci per alleviare il dolore, disturbano i dosha e possono
danneggiare i tessuti. Quello che sicuramente è certo è che essi
agiscono in modo sintomatico e non affrontano mai a fondo le cause. Lo
scopo dei farmaci allopatici è di agire, in fretta, direttamente sul
dolore mentre quello di erbe e terapie ayurvediche è quello di
promuovere l’equilibrio dei dosha e proteggere tutti i tessuti.
Poiché abbiamo visto che i fattori coinvolti in un mal di testa sono
tanti è meglio trovare la causa e trattarlo a livello costituzionale,
ovviamente se si tratta di un problema persistente. Per una corretta
valutazione della causa si dovrebbe esser sempre consapevoli al momento
di un attacco, per stabilire il suo inizio, la durata, l’intensità,
l’eventuale rapporto con il cibo, con le emozioni, con l’ambiente e lo
stress.
Durante l’attacco ci sono un paio di cose che si possono fare
per alleviare il dolore.
Gli oli essenziali e le paste possono essere applicati nel punto in
cui accusiamo il dolore, ad esempio: l’olio di noce moscata o di Hina
può essere utilizzato per il mal di testa vata. Sandalo, jatamansi,
gelsomino, rosa e noce di cocco sono oli indicati per un mal di testa di
tipo Pitta. La pasta di zenzero o vacha (calamo) e gli oli di
eucalipto, chiodi di garofano, cannella e cardamomo possono aiutare in
caso di mal di testa Kapha.
Il Nasya, o somministrazione nasale di olio, può essere una terapia
ayurvedica indicata: il ghee puro è usato per Vata, il Brahmi ghee per
pitta e l’olio vacha per kapha.
Se praticate yoga sarebbe meglio evitare le asana invertite, meglio
quelle semplici come il cammello, il cobra, la mucca o la barca. La
meditazione è un buon modo per portare il Prana alla testa ed
allontanare il dolore. Si consiglia una semplice meditazione focalizzata
sul respiro. (Per chi ha familiarità: Ujjayi pranayama e tecniche di
Yoga Nidra possono essere utilizzate per aumentare il flusso di Prana.)
Per aiutarvi a far fronte al dolore e per ridurre l’intensità e la
frequenza degli attacchi di emicrania in Ayurveda
esiste anche una
tisana specifica, a base di Haritaki (Terminalia chebula), Bibhitaki
(Terminalia bellirica), Amalaki (Emblica officinalis), Haridra (Curcuma
longa), Ashwagandha (Withania somnifera), Sunthi (Zinziber officinale),
Yastimadhu (Glycerrhiza glabra), Dhanyak (Coriandrum sativum), Mishreya
(Foeniculum vulgare) ed è proprio la Shiroshulhar Herbal tea.
Per esperienza aggiungo che se il mal di testa è stato innescato da
un problema alimentare, cercate di evitare cibi acidi come funghi,
pomodori, arachidi, cioccolato, cibi fermentati (anche la pizza o la
birra), l’eccesso di soia e prodotti lattiero-caseari ed il vino (che
potrebbe causare problemi legati alla presenza di solfiti) ed infine non
consumate cibo rimasto dal pasto precedente ma pasti freschi.
Il contenuto del presente articolo ha il solo scopo informativo e non costituisce in nessun caso una prescrizione medica.
Il contenuto del presente articolo ha il solo scopo informativo e non costituisce in nessun caso una prescrizione medica.
Io soffro di emicranie croniche, un erborista mi ha detto che ho un eccesso di pitta e vata. Per caso puoi darmi un indicazione su qualche integratore da assumere
RispondiEliminaCiao Lara,
RispondiEliminase effettivamente le tue emicranie croniche fossero dovute ad uno squilibrio, e questo potrai verificarlo solo consultando un medico ayurvedico qualificato, dovrete insieme capire la causa del tuo mal di testa per decidere come procedere e ristabilire il corretto equilibrio dei dosha.