Sembrerà strano ma fra le tante prescrizioni dell’Ayurveda c’è anche una
lista di regole da seguire per il consumo dell’acqua, anzitutto, l’Ayurveda
distingue le proprietà dell’acqua calda e fredda e ne sottolinea i benefici in
maniera separata, come potrete leggere nel quinto capitolo dell’Ashtanga
Hridayam che tratta specificatamente del cibo liquido
Partiamo dall’origine dell’acqua che utilizziamo, sicuramente nell’antichità
non avevano problemi di inquinamento, si raccomandava quindi di raccogliere
l’acqua fresca direttamente dalla pioggia, che un tempo era appunto pura, non
inquinata, incontaminata ed usata per il consumo umano. Tale
acqua fresca e pulita è - vivificante, migliora la qualità
della vita, saziare, buono per il cuore, calmante e lenitiva per la mente e lo stomaco, stimola l'intelletto, sottile, impercettibile sapore, freddo, leggero da digerire e simile al nettare.
Si consigliava però di utilizzare solo pioggia stagionale che, una volta
raccolta doveva essere consumata nel giro di uno o due giorni. Nelle stagioni
secche, in assenza di pioggia si poteva far ricorso all’acqua di fiume.
Secondo i testi antichi dunque si dovrebbe sempre bere acqua piovana,
raccolta in recipienti puliti purchè non sia di colore od odore alterato. In
assenza d’acqua piovana l’acqua raccolta dal terreno, esposto al sole ed alla
brezza (ricordatevi parliamo sempre di antichità) ne ha le stesse qualità.
Restrizioni sul consumo d’acqua: L’acqua non dovrebbe
essere consumata o consumata in piccolo quantità da chi soffre di funzioni
digestive scarse, tumori nella parte addominale, anemia, diarrea, emorroidi e
disturbi al duodeno. In questi persone è già presente una problematica di
mancanza di forza digestive, bere acqua in eccesso non farà altro che
peggiorare la loro condizione.
In generale, comunque, eccezion fatta per la stagione estiva ed autunnale, le
persone sane dovrebbero bere una quantità minore di acqua
Il momento ideale per bere in relazione ai pasti
Bere acqua durante i pasti è un’abitudine salutare. Aiuta a lavorare il cibo
ed a digerirlo.
Bere acqua dopo i pasti: provoca obesità. Subito dopo i pasti, nella fase iniziale della digestione, Kapha è dominante, bere dopo i pasti aumenterebbe ulteriormente
questo dosha, influendo così sull’assimilazione errata delle sostanze nutriente
e conseguenti problemi di obesità.
Bere acqua prima dei pasti: provoca dimagramento,
debolezza. Se si beve prima di mangiare, il fuoco digestivo, l'appetito e la forza verranno impoveriti. Quindi è sconsigliato.
Acqua Fredda: allevia dall'intossicazione alcolica, dalla stanchezza, svenimenti, vomito,
debolezza (affaticamento), capogiri, vertigini, sete, calori (da insolazione), sensazione
di bruciore e Pitta in squilibrio.
Acqua Calda: stimola l’appetito, aiuta la digestione, è utile per la gola, è facilmente digeribile, pulisce la vescica, allevia il
singhiozzo, si usa negli squilibri di Vata e Kapha, è l’ideale durante il
trattamento di Panchakarma, utile contro la febbre, il raffreddore e la tosse. Elimina
Ama, le riniti, le malattie respiratorie
e, si dice, anche il dolore ai fianchi.
L’acqua bollita e raffreddata è utile nei casi di disturbi di Pitta dosha,
ma in questo caso l’acqua va utilizzata appena preparata e non conservata per
più di un giorno.
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